Quindi, nell’ordine: una minuscola finestrella sul paesaggio é stata ampliata per diventare la teca dove incastrare Annibale a metà tra interno e esterno. E il tavolo dello scrittore, ovviamente, di fronte.
Risolto questo, si sono poi affrontati i temi secondari come la statica della terrazza, che abbiamo risolto con archi strutturali creando una loggia sul paesaggio che prima non c’era (la loggia, ovviamente, perché il paesaggio era lì dal pleistocene), rifacendo due solai in legno e tutta la struttura portante del tetto. Ma la cosa più importante resta aver trovato il posto giusto per l’Annibale.